Forse sono distratta? Io sola non ho visto nelle prime pagine la notizia che, come accade ciclicamente dalle cannonate di Bava Beccaris sul popolo affamato in poi, le Istituzioni italiane scambiano l’ordine con la violenza e la sopraffazione?
Quanto abbiamo letto, quanto si è discusso sui “black blok” nella Val di Susa, quanto i valligiani per bene han dovuto giurare di non volere quel genere di protesta! Ma chi ha raccontato la vicenda, ed è emblematica non isolata, di Fabiano preso a calci, pestato, violato nella dignità dai poliziotti?
Prima di vedere le immagini e sentire le sue parole, dovremmo ricordare che i corpi di polizia del Ministero degli Interni, come i Carabinieri e l’esercito del Ministero della Difesa, sono istruiti, addestrati, compensati con il denaro dei contribuenti.
Se di fronte ad una manifestazione si comportano con brutalità è perché quelli sono gli ordini ricevuti.
Se individualmente perdono la testa, è perché non sono stati selezionati e preparati a misura del compito che dovrebbero affrontare con lucidità operativa.
Non dovrebbe accadere che si entra nel corpo di polizia o nelle forze armate perché non c’è altro lavoro disponibile a tempo indeterminato. L’aspirante alla divisa deve sapere a cosa va incontro e come verrà “coltivato” praticamente e psicologicamente per quella funzione.
Non quindi: manifestanti violenti contro poliziotti violenti, ma un altro gran pasticcio all’italiana. – segue aggiornamento al 4 agosto
Fabiano, col suo volto tumefatto e il suo racconto scioccante
Notizia appresa dal blog http://pinoscaccia.wordpress.com/2011/07/06/lettera-di-un-giovane-no-tav-contro-la-violenza/
e in un commento leggo “TAV o NO TAV, credo che questo sia il vero problema”.
Quello che io credo, invece, è che questa violenza repressiva delle forze dell’ordine non è un problema alternativo ma parallelo a quello della scelta Tav Sì o No.
Entrambi nascono dalla macroscopica questione: la classe politica non si sente più responsabile verso il paese.
Cieca e sorda, rifiuta di discutere le sue scelte non solo con la popolazione ma con gli studiosi che hanno le conoscenze tecniche sulle quali costruire soluzioni che mediano fra interessi generali ed esigenze locali.
E noi pure costretti a occuparci e indignarci per questo trattamento massacrante non ricordiamo di chiedere il piano generale delle infrastrutture ferroviarie: in che rapporto sarà questa grande opera con quella in fase di realizzazione chiamata Terzo valico, che farà un altro grande buco nella zona di Novi Ligure, per unire velocemente Genova e Milano?
http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2011/07/02/AOWQUUh-risposta_confindustria_pendolari.shtml
Necessarie entrambe, Val di Susa e Giovi? Doppioni? Gli impatti sul microclima e l’economia locale: ci si è chiesti quali saranno?
Le alte velocità non effettuano fermate e le piccole città muoiono, è già accaduto in Francia.
Le sa queste cose la classe politica e le nasconde o come penso è meno informata dei semplici cittadini?
In quale Tempo vive la nostra classe politica?
Nel Presente, con cognizione del passato per programmare il futuro? Non mi sembra.
Nel futuro senza conoscere i dati e le voci del Presente? Ecco, sì!
a parte: sui candolotti lagrimogeni CS, usati già contro i manifestanti del G8 di Genova e ora a Chiomonte vedere http://www.pianetafuturo.it/archives/2277 per comprendere che si tratta di armi chimiche
AGGIORNAMENTO 4 AGOSTO
I media ignoranti
Anche i nostri media sono ignoranti: ignorano le proteste pacifiche, anche quando drammatiche.
Proteste nelle quali non si infiltrano provocatori. Allora viene voglia di chiedersi: a chi servono i provocatori? e perchè arrivano a stormo ogni tanto e poi se ne vanno lasciando dietro di sé lo sdegno dei benpensanti che, dal basso della loro superficiale conoscenza dei problemi o dei loro pregiudizi, criticano un movimento che sta agendo nell’interesse dell’Italia intera.
Torino, 4 ago. (Adnkronos) – Due manifestanti No Tav hanno proclamato lo sciopero della fame e della parola e si sono legati per protesta da questa mattina alla cancellata all’altezza della Centrale Elettrica di Chiomonte. “Un digiuno – spiega un comunicato dei No Tav – contro l’alta velocita’ che si inserisce in un agosto intenso e pieno di mobilitazioni.
I loro nomi: Nicola e Stefano, intorno a loro la solidarietà pacifica del movimento.
§§§§
Questo ignorare il popolo che manifesta civilmente sembra uno sport internazionale, pensando che da un mese lo stesso accade in Israele e di grandi titoli non ne vediamo.
https://mcc43.wordpress.com/2011/08/01/primavera-in-arabo-estate-in-ebraico/
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AGGIORNAMENTO 16 OTTOBRE DOPO LA MANIFESTAZIONE GLOBALE DI ROMA
I pezzi del puzzle si compongono con il tempo e con la memoria.
Bisogna ricordare le parole di chi prende botte stando in divisa, per capire perchè prendolo botte quelli dall’altra parte:
Il giorno dopo la manifestazione di Roma , dal post
Italia: “Val di Susa, poliziotto ammette, ‘ci volevano far massacrare per creare un caso’”
dal blog Tutto Ciò Che Si Immagina è Reale
quoto:
“Quello che non ti aspetti è che ci sia la volontà politica di usare noi come merce di scambio: facciamo massacrare i poliziotti così l’opinione pubblica è dalla nostra parte”.
e ancora:
“La prima cosa da presidiare sono le vie d’accesso – prosegue il poliziotto –. Se se ne lascia una libera e favorevole a chi deve attaccare” , è chiaro che l’attacco arriverà proprio da lì. “
Per analogia: se a Roma, il 15 ottobre, nelle vie di un corteo che si prevede già oceanico non si impone il diviesto di sosta per le auto è come lasciare il frigo aperto quando tra gli invitati potrebbe esserci un bulimico.
Comunque, non si può capire l’Italia, se non si guarda fuori dal ns cortile. A New York la polizia non è corretta e professionale con i manifestanti , eppure questi sono armati solo di slogan.
Purtroppo “ordine pubblico” è un’espressione sulla quale si dovrebbe discutere.
Così come su CHI SONO QUEI GRUPPI che a volte sono stranieri e vengono detti black bloc, ma ieri erano italiani, parlavano perfino in dialetto romano e portavano magliette della Roma o della Lazio –
Nessuno nota che gli atteggiamenti sono sempre gli stessi, si tratti di un dopo derby o di una manifestazione ?
Se non ci fosse tutta la fuffa mediatica, il bombardamento della pubblicità, i talk show, la rete delle società che allevano “pulcini” del pallone, davvero ci sarebbe tanta passione per uno sport – che E’ violento anche quando si rispettano le regole, visto che l’uso dei piedi per calciare è uno scarico di violenza interna? Si faccia il confronto con i comportamenti delle tifoserie del rugby, del basket, della palla a volo e si capirà che cosa intendo.
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rimando a
https://mcc43.wordpress.com/2011/10/16/senza-incappucciati-senza-botte-allora-senza-giornalisti/
concordo solo con la parte finale di questo post, dove si chiede un approfondimento complessivo del piano generale delle infrastrutture italiane.
per il resto ho visto l’intervista alla vittima e mi sono fermato subito dove ha detto che si stava avvicinando alla recinzione (come se fosse la cosa più normale del mondo).
in questo caso ritengo che non resti che impedire ai violenti di ostacolare le decisiooni collettive, la polizia lo ha fatto, è pagata ed addestrata per questo, e dico che quelle che ha preso sono state ben date.
non mi sono occupato della cosa nel mio blog per non scrivere pubblicamente queste cose (su cui ho già argomentato a lungo in passato), non per paura di dirle, ma per paura di essere equivocato.
a Stuttgart il movimento contro l’alta velocità ha manifestato pacificamente per mesi e alla fine ha vinto le elezioni, e ora si trova di fronte al problema non semplice di come uscire da un groviglio giuridico complesso; in questo momento è in corso appunto un approfondimento tecnico sui rischi.
i NO TAV dovevano fare altrettanto: peccato che hanno invece contribuito in maniera determinante alla elezione di Cota a Presidente del Piemonte.
e quindi, chi è causa del suo mal…
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Il punto su cui insisto, come avrai letto, sta a monte dei fatti: come vengono addestrati a tenere l’ordine pubblico questi ragazzi in divisa, non diversi affatto da quelli che si trovano davanti.
Penso che il caso della Germania che ricordi tu dipenda proprio dal fatto che, fortunati o bravi i tedeschi, vivono sotto delle Istituzioni meno ignoranti delle nostre. Altri che hanno manifestato a Barcellona, raccontano storie simili alle ns.
Allora, ci sono responsabilità collettive: chi vota e cosa chiede un popolo, ovvero che governanti e che opposizione si prepara
mlt grz 🙂
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Aggiornamento:
Le Istituzioni ignoranti producono due effetti
esasperare chi vuole essere ascoltato
mandare le forze dell’ordine impreparate a fronteggiare i dimostranti.
Non si potranno accusare i blackbloc questa volta: a Bari gli immigrati si sono scatenati per protestare contro le lungaggini nella concessione dei permessi e decine sono i feriti fra gli agenti.
E’ sulla piazza che si scarica l’inefficienza delle Istituzioni, tanto più odiosa questa volta perchè molti di questi immigrati sono qui per la situazione che il nostro governo concorre a provocare in Libia
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-08-01/immigrazione-proteste-bari-scontri-110355.shtml?uuid=AaNKrssD
Dove deve andare, cosa deve fare ora questa gente che lavorava in Libia da anni? Contano meno dei ribelli di Bengasi? Non avrebbero diritto ad un permesso di soggiorno? A una offerta di rimpatrio, che non sia espulsione? A una facilitazione verso i paesi dove vorrebbero ora emigrare? A un supporto economico che certo peserebbe sulle ns casse meno dei costi di un sola missione aerea?
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Io penso che ai governi che sfruttano la crisi libica non interessino le persone reali, penso che ciò che interessi veramente sia il potere sull’opinione della maggioranza,
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Già, e ti dirò pure che mi sembra una malattia contagiosa. Sento dei libici scandalizzati perchè il governo dissemina il terreno di mine “Come può, Gheddafi, contro il suo popolo?” Però i ribelli hanno chiamato la Nato che bombarda da mesi i loro connazionali di Tripoli, colpendo con precisione i magazzini dei viveri, e strutture dell’acquedotto (… eh già poi saranno ditte europee a ricostruire).
La guerra è sempre un imbarbarimento che dal campo di battaglia si estende in cerchi sempre più ampi.
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