Wikileaks debutta in internet nel 2007 e coincide con la fine di una precedente attività di blogger di Julian Assange. Immediatamente Wikileaks attira l’attenzione pubblicando documenti segreti esplosivi che danno al 36enne Assange la notorietà equivalente a un atto di nascita. Di lui si narrerà via via solo il susseguirsi di eventi, dichiarazioni, denunce, detenzioni, la vita precedente restò, per lo più, nel silenzio.

Per conoscere compiutamente Julian Assange, il cui vero cognome è Hawkins, ci serviamo innanzitutto del suo blog IQ, sigla che sta per quoziente intellettivo.  Nella testata sotto la foto dell’autore una citazione dal filosofo libertario tedesco Gustav Landauer (*)
Lo Stato è una condizione, un certo rapporto tra gli esseri umani, un modo di comportamento; lo distruggiamo contraendo altri rapporti, comportandoci diversamente gli uni verso gli altri… Noi siamo lo Stato, e continueremo ad essere lo Stato finché non avremo creato le istituzioni che formano una vera comunità e società di uomini.”

Il primo post è dell’8 giugno 2006:
Storia della guerra: le fasi sono Retribuzione, Anticipazione e Diplomazia. Quindi:
Retribuzione: Ti ucciderò perché hai ucciso mio fratello.
Anticipazione: Ti ucciderò perché ho ucciso tuo fratello.
Diplomazia: Ucciderò mio fratello e poi ucciderò te col pretesto che è stato tuo fratello.

L’ultimo è di gennaio 2007:
-L’Australia è una laguna in un mare inglese […] Miliardi di queste idee, già prodotte per un altro mercato inglese e senza tariffe di traduzione o costi di trasporto, strisciano inavvertite nel paese, colpiscono i giornalisti locali e insinuano le loro tane nei nostri cervelli. Facciamo parte del grande mondo inglese; questa è la nostra realtà, quindi quando combattiamo, dobbiamo combattere come dei re.”

Fra questi estremi e senza un filo conduttore Assange alterna ironiche riflessioni
Filosofia vs. Matematica “Si è spesso detto che la matematica è il dipartimento universitario più economico da gestire, poiché tutto ciò che serve è una matita, una scrivania e un cestino per la carta straccia. Non è così. La filosofia è ancora più economica, poiché in filosofia non abbiamo nemmeno bisogno del cestino”

Lunghe spiazzanti dissertazioni sul quoziente intellettuale:
-I bambini con un QI fino a 150 se la cavano abbastanza bene nel normale corso della vita scolastica, ottenendo ottimi voti senza seri sforzi. Ma i bambini al di sopra di questo stato mentale si annoiano in modo quasi intollerabile del lavoro scolastico se tenuti a stretto contatto con alunni non selezionati della loro stessa età”.

Citazioni letterarie, giudizi su altri paesi, favole morali e anche, un pò in anticipo sui tempi la militanza per il cambiamento climatico:
-La cosa più interessante è mettere roba nell’atmosfera superiore per bloccare la luce UV. Non solo: questo ridurre il riscaldamento dovuto alla luce solare, ha un ritorno immediato in termini di riduzione del cancro della pelle […] altri sforzi di conservazione sono troppo limitati, troppo tardivi (e troppo costosi). La geoingegneria sarà imposta alla razza umana, ai luddisti e tutto il resto,dalla minaccia del cambiamento climatico del 21° secolo.”
Assange, quasi due decenni fa,  esaltava quella geoingeneria che oggi preoccupa e sulla quale mette in guardia un articolo scientifico pubblicato su Nature Climate Change.

Dotato di intelletto versatile e mente eclettica, Assange, racconta  The Guardian, “Si innamorò dei computer da adolescente, divenne un abile hacker e formò un gruppo chiamato International Subversives, che fece irruzione nei computer del dipartimento della difesa degli Stati Uniti.”
Così che, si apprende dal New Yorker, “Nel 1992 Assange è stato accusato di 31 capi d’accusa di pirateria informatica e crimini correlati. In attesa del processo cadde in depressione, si ricoverò brevemente in ospedale, provò a vivere con la madre, ma dopo pochi giorni finì per dormire nei parchi; percorse le fitte foreste di eucalipti nel Parco nazionale di Dandenong Ranges dove, afferma, “La tua voce interiore si calma. […] Non voglio sembrare troppo buddista, ma la tua visione di te stesso scompare”.

Occorsero più di tre anni alle autorità per portare in tribunale il caso contro Assange e gli altri Sovversivi Internazionali. Alla fine, Julian si dichiarò colpevole di 25 accuse, 6 vennero ritirate.
Nella sorprendente sentenza il giudice afferma “Non c’è alcuna prova che ci fosse qualcosa di diverso da una sorta di curiosità intelligente e dal piacere di poter – come si dice – navigare attraverso questi vari computer.” L’unica penalità comminata fu una piccola somma per danni allo stato australiano.”

Dall’articolo di The Guardian, si apprende che dal suo matrimonio contratto a 18 anni, e presto fallito, nacque una figlia per la quale combatté a lungo per  ottenere la custodia. Si dice che ciò abbia rafforzato la sua antipatia per l’autorità poiché a quel tempo era convinto che membri del governo cospirassero contro di lui.
Quindi abbiamo un quadro giornalistico accurato: esperto informatico con due decenni di esperienza di hacking, ostilità verso l’autorità, teorico della cospirazione” conclude The Guardian. 

Assange aveva intrecciato legami di protezione  importanti prima o all’esordio di Wikileaks?
Nel 2010 il sito pubblica documenti che danneggiano l’immagine di una banca svizzera, la Julius Baer, che reagisce ottenendo la chiusura di Wikileaks. Lo studio legale Fox Rothschild si fa avanti per la difesa e ottiene  l’ annullamento dell’ingiunzione; immediatamente Wikileaks inizia a far trapelare altri documenti a danno della banca che nei dieci mesi successivi vede crollare il valore del titolo del 60%. Il 4 dicembre 2008, Alex Widmer, amministratore delegato della banca  muore in circostanze che l’indagine non ha mai chiarito
I non estimatori di Wikileaks ritengono che i Rothschild abbiano iniziato a governare Julian Assange nel 2008, quando Wikileaks ricevette il New Media Award dell’ Economist, e l’ Economist, dominato dai Rothschild, è la voce dell’establishment britannico.

Così è (se vi pare) 
Luigi Pirandello

Maria Carla Canta

(*) Gustav Landauer, filosofo tedesco, ebreo, attivista politico di area comunista libertaria;   grande teorico dell’anarchismo tedesco tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.