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Sì, che cosa preoccupa gli Italiani secondo il ministro Franco Frattini e il suo incaricato d’affari?

L’Italia ha presentato la protesta formale nei confronti del Giappone per esprimere “costernazione e sentimenti di grande preoccupazione e tristezza dell’opinione pubblica italiana” per la caccia ai delfini [—] a tal proposito, su indicazione del ministro degli Esteri Franco Frattini, l’Incaricato d’affari dell’ambasciata d’Italia a Tokyo, Alfredo Durante Mangoni, s’é recato al ministero degli Esteri nipponico (Gaimusho) dove ha incontrato il direttore generale per l’Europa al quale ha consegnato una missiva di protesta in vista dell’imminente avvio della stagione di caccia. 

Gran preoccupazione e tristezza dell’opinione pubblica? Tutti quelli a cui ho chiesto non ne sapevano niente.
Io ero ferma a quel che, infatti,  gli ha ribadito il Giappone: la caccia  viene fatta secondo i criteri della sostenibilità per il tasso di riproduzione!  Alfredo Durante Marangoni, preoccupiamoci del pesce spada e del tonno rosso dei nostri mari che sono, quelli sì, in via di estinzione. 

Per saggiare la scala delle preoccupazioni italiane ho scandagliato la rete in cerca di sondaggi sul sentimento italiano verso la caccia ai neri che stanno facendo i ribelli in Libia. Niente! Niente anche su cosa pensano dei bombardamenti Nato.

Allora mi rivolgo ai fatti concreti, l’attività Nato di ieri 2 settembre

Uscite 122, Bombardamenti  40, Obiettivi colpiti 18:  15 vicino a Sirte  ( 1 Ammo Storage Facility, 11 Surface to Air Missile Canisters, 3 Tanks, 1 Training Area) , 1 vicino  Bani Walid (Military Vehicle Storage Facility) , 2 vicino a Hun (Command and Control node, Military Vehicle)

Visto? Nemmeno un graffio alle persone.

Quanto costa un solo volo?  Non è un dato che si trova spiattellato con chiarezza, ma dal blog di Panorama me ne faccio un’idea “ costo per ora di volo tra i 66 mila euro per un Typhoon e i 32 mila per un Tornado.”  E gli italiani sbuffano per la manovra finanziaria???
sulle missioni vedere anche questo “post”

Tornando alla questione seria, Sirte è sotto ultimatum del CNT,  notizie che fortunosamente escono dalla Libia  parlano di un eccidio durante la preghiera della fine di Ramadan e l’ultimo comunicato del portavoce del governo Gheddafi informava di mille persone a Sirte. Inoltre si va diffondendo in rete allarme rosso per il tipo di ordigni impiegati.  

Come già in Iraq e in ogni altra guerra “tutti contro uno” i governi sperimentano gli ultimi ritrovati, si va sempre oltre, sempre alla maggiore efficienza. Noi tecnologizzati.  Non verrà detto al tg, lo sapremo tra qualche anno quando ci saranno le evidenze.

Come queste sull’eredità che lasciano le guerre moderne   

Come queste, in Sardegna al poligono militare di Salto Quirra

Come queste sulla pelle dei reduci delle nostre guerre umanitarie