mcc43 Google+
L’operazione militare Sangaris con cui la Francia interviene, da sola, nella Repubblica Centrafricana ha avuto ufficialmente inizio la notte di Venerdì 6 dicembre, quando una calma precaria regnava nella capitale Bangui dopo una giornata di violenze che hanno provocato la morte di più di 140 persone.
In virtù degli esistenti accordi di difesa e cooperazione, instaurati all’indipendenza delle colonie, la Francia è intervenuta 35 volte sul suolo africano dal 1964. Alcune operazioni sono durate pochi giorni, altre hanno avuto durate molto lunghe.
1964-2013 Presidenti & interventi
Charles De Gaulle – 1 volta
George Pompidou – 1 volta
Valéry Giscard D’Estaing – 4 volte
François Mitterand – 10 volte
Jacques Chirac – 11 volte
Nicolas Sarkozy – 4 volte
François Hollande – 3+ 1 volte
Il 7 dicembre, infatti, Hollande, con il beneplacito dell’ Onu, ha lanciato l’operazione Sangaris nella repubblica Centro-Africana, dove già era stata presente in appoggio alla missione internazionale Misca. Fa seguito alla Serval in Mali, a quelle in Libia e in Costa d’Avorio di Sarkozy, portando al totale di cinque gli interventi in Africa dal 2011 a oggi. Un grilletto facile che sostiene o travolge, a seconda dei casi, il governo in carica. 1600 i soldati inviati, per una capitale che ha poco più di 500 mila abitanti .
Nella repubblica Centroafricana c’è l’uranio e anche se al momento il mercato “tira” di meno, interessa mantenere l’opzione sulle possibilità di sfruttamento; inoltre il poverissimo paese è fonte immediata di profitti per i servizi alle imprese nell’industria manufatturiera, commercio e banche.
L’abilità dell’Eliseo è intervenire quando scorre il sangue, senza che venga del tutto ricostruito “perchè” sta scorrendo quel sangue. L’importante è che la popolazione sia abbastanza terrorizzata da un conflitto interno da accogliere Marianna con gli applausi.
&
Da Jeune Afrique la mappa interattiva per scoprire i paesi “aiutati” dalla France Afrique, definizione neutra dei rapporti con il suo network ex-coloniale, dietro la quale agisce un’organizzazione militare potentissima, con basi dislocate sul terreno, servizi di “contro” spionaggio, e referenti dediti alla protezione degli interessi francesi nel continente .
2017 – aggiornamento del link nell’immagine
Notizie fresche, ti segnalo questo articolo nel caso non l’avessi visto. Francesi e ribelli impegnati a chi ne ammazza di più. Soino andarti per fermare la carneficina raccontano i giornali
http://www.lindro.it/politica/2013-12-09/111261-bangui-una-carneficina-made-in-france
"Mi piace""Mi piace"
“”Solo la superiorità di armamento e la copertura aerea dei caccia supersonici hanno potuto prevalere sulle migliaia di ribelli intenzionati a sconfiggere l’invasore francese. Il prezzo di questa prima vittoria dell’ennesima avventura coloniale francese in terra Africana è stata pagata principalmente dai civili. Le missioni cattoliche e la Ong francese Medici Senza Frontiere riportano un bilancio provvisorio di 300 civili uccisi durante i combattimenti. L’Agenzia di Stampa Francese, nel disperato tentativo di coprire questa carneficina, addossa la colpa ai ribelli. Costretti alla fuga, le milizie allo sbando si sono accanite contro la popolazione inerme, recita la versione ufficiale. ||| Anche nel caso dell’Operazione Sangaris i comunicati offrono delle mezze verità. I testimoni oculari confermano episodi di violenza inaudita attuati sui civili dalle truppe ribelli Séléka in fuga. Purtroppo gli stessi testimoni oculari affermano che la maggioranza dei morti e feriti è stata provocata dai bombardamenti indiscriminati dell’aviazione francese per salvare il contingente d’invasione dagli attacchi dei Séléka evitando una sconfitta””
piove sangue sul bagnato. grazie del contributo, non l’avevo ancora letto, ed è importante perchè l’autore vive in zona, ne conosce le vicende.
"Mi piace""Mi piace"